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E' MILONGA
Le tue gambe,
avvolgono,
nell'abbraccio dove morire senza pietà,
passione arde,
come cielo al tramonto,
spento dalla prima stella,
alzando la testa,
apre varchi,
volando leggera come farfalle,
è un attimo,
carne sopraffà ragione,
imprigionata senza catene,
con un rosario di rabbia
cammina su pagine bianche,
e come svanito disincanto
lascia orme,
aspettando succeda
ancora,
fino all’alba,
nessuna promessa in quei baci,
solo la certezza di ripeterli,
oltre ogni disperata speranza,
livido segno
che è sentenza in contumacia,
e ancora leggimi,
tra parole che non bastano,
volgendo sguardo altrove,
nascondendo segreti
sotto il tappeto,
come pezzi di vetro
caduti dalle nuvole.
© Andrea Magno
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