quarta-feira, 30 de setembro de 2015



Che io sia Maledetta
Perché ti amo pelle mia
e più ancora l’anima tua
ora ti prego
non dormire
In questo esilio che satura e appiglia
mi arresta il respiro
che io sia maledetta
fino a che non sarà pura
la Babele conosciuta
Tua dimora sulla terra
Se vorrò ingabbiare l’anima
in poesia
Ah, che io sia maledetta!
Perché ti amo pelle mia
più ancora l’anima tua
ma ora ti prego
non dormire
nudo tra domande
che ci gemmano la notte
nella pioggia lenta
e il dosso dolce
di un pensiero stendo muta
Allaccia queste gambe
tra pupille covano i sogni
quei versi dove Cadi
in questo nostro fiume
dei miei capelli sparsi
Noi Astri sanguinari
Noi fiamme
Noi onde
crepuscoli avvinti sempre ardenti
e affamati
(memorie di ulivi fili d’ erba e d’insetti)
sei qui e Qui ora ti prego
non dormire.
Che io sia maledetta fino a che non sarà pura
la Babele conosciuta
Tua dimora sulla terra
Perché ti amo pelle mia
e più ancora
questa mia anima
Tua.


(da ‘Poesie’) Giovanna Mulas