Opera
di Paolo Troilo, nato a Taranto nel 1972,
disegna se stesso, un se stesso
urlante e lacerato
♥ღ♪
Staccami da questa terra…
staccami da questa terra
che non mi riconosce.
e che io sconosco
ora riconsegnando la mia nascita
e le mie infinite morti.
mi levo dalla processione
di donne che ninnano tra i palmi
cuore e sangue
– una offre arance rosse. e sale –
e d’uomini dai passi lenti,
uguali alle loro lacrime
e alla musica di un mattino
di sabbia di barche di reti.
all’ombra del tindari, tra gli stagni,
i gabbiani non volano.
voglio dio!
tramuto l’urlo in preghiera
in questa sera di miele e castagno.
lascio memoria e ombra.
gli arnesi d’uso.
il tuo odore.
qualche sasso.
Nini
Ferrara
♥ღ♪
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